lunedì 30 aprile 2012

I PANNI SPORCHI...




Una coppia di sposi novelli  andó ad abitare in una bella zona molto tranquilla della città. 

Una mattina, mentre bevevano il caffé insieme, il giovane marito si accorse, guardando attraverso la finestra aperta, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria dal terrazzo e disse: 

-"Ma guarda com'è sporca la biancheria di quella vicina!"- 

-"Non è capace di lavare? O forse, ha la lavatrice vecchia che non funziona bene? Oppure dovrebbe cambiare detersivo!..... Ma qualcuno dovrebbe dirle di lavare meglio! O dovrebbe insegnarli come si lavano i panni! "-


La giovane moglie guardò e rimase zitta. 


La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento perchè si asciugasse.
  

Dopo qualche tempo, una mattina l'uomo si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva la sua biancheria pulitissima e disse alla giovane moglie:  

-"Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato! Chi le avrà detto come si fa?"-


La giovane moglie gli rispose: -" Caro, nessuno le ha detto e ne fatto vedere, semplicemente questa mattina, io mi sono alzata presto come sempre per prepararti la colazione e ho preso i tuoi occhiali e ho pulito le lenti !!" -


..Ed è proprio così anche nella vita...


Tutto dipende dalla pulizia delle "lenti dei tuoi occhiali"  attraverso cui si osservano i fatti. 

Prima di criticare, sarebbe meglio guardare bene se il nostro cuore e la nostra coscienza sono "pulite" per vedere meglio. 



E guardando meglio...potremmo capire di più chi ci sta intorno........


Vera Innocenti

sabato 28 aprile 2012

MALTRATTAMENTI E VIOLENZA SU DONNE E BAMBINI/E: INFORMAZIONI UTILI


 Informazioni sanitarie:


1. Non tutte le donne sanno che se dichiarano ai sanitari del Pronto Soccorso di un Ospedale che si è state vittime di maltrattamenti ciò non equivale a fare una denuncia contro l'aggressore. E' molto utile invece raccontare che le ferite e le lesioni, nel corpo e nella mente, che devono essere medicate, sono conseguenti a percosse o ad atri abusi in modo che il medico possa fare una diagnosi corretta ed offrire terapie adeguate oltre che dare informazioni sui centri antiviolenza dove rivolgersi per chiedere aiuto.

Il referto medico del Pronto Soccorso in cui la donna dichiara che i motivi per cui è giunta in pronto soccorso sono conseguenti a violenze subite è invece molto utile se si vuole in seguito sporgere denuncia. 


Bisogna SPECIFICARE CHI HA COMPIUTO LA VIOLENZA E INSISTERE PER FARLO SCRIVERE NEL REFERTO, anche se non può comparire per la legge sulla privecy il nome e cognome, ma badsta specificare il grado di parentela, perchè molto spesso viene scritto solamente: " La paziente afferma di essere stata picchiata da "persona conosciuta" e questo può essere un "appiglio" in caso di denuncia dell'aggressione, per l'avvocato della difesa della persona che ha compiuto le violenze, in quanto non essendo chiaramente specificato chi, se trattasi di marito, fidanzato ecc, ma in modo "vago" come "persona conosciuta" può essere stata qualsiasi persona come un vicino/a di casa, amico/a...e così via! E si può così vanificare l'esito della  nostra denuncia!

Ricordarsi sempre di avere prove e testimoni che possono confermare quanto raccontate, soprattutto in seguito in tribunale davanti al giudice, perchè si sa che gli avvocati della difesa fanno e faranno di tutto per screditare le vittime, vittime già molto provate dalle violenze subite.

Per sporgere la denuncia la donna ha 90 giorni e deve recarsi presso un commissariato della polizia o dei carabinieri.

2. E' bene sapere che una donna che subisce maltrattamenti può chiedere un referto medico delle sue lesioni, fisiche o psicologiche, anche al curante. Il medico di famiglia (di base) può certificare quanto la donna gli racconta e gli mostra e può anche prolungare i giorni di prognosi e di malattia che sono stati dichiarati dai medici del Pronto Soccorso.

Il medico di base, come tutti gli altri medici, non può divulgare quanto voi gli dite a nessun familiare poichè è tenuto al segreto professionale e al rispetto della legge sulla privacy.

Leggi che tutelano le donne:
Legge 15 febbraio 1996, n. 66 "Norme contro la violenza sessuale". La violenza sessuale è qualificata come delitto contro la libertà personale. La legge attuale riconosce una maggior gravità alla violenza sessuale rispetto alla precedente normativa che la collocava fra i "delitti contro la moralità pubblica ed il buon costume".

Legge 4 aprile 2001 n. 154 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari". Si può denunciare una violenza fino a tre mesi dal suo accadimento. E' sufficiente presentarsi presso la Questura o presso la sede dei Carabinieri o della Polizia più vicini, con il certificato medico che attesta l'avvenuta violenza.

 E' possibile allontanare da casa il coniuge o altro convivente. Se la sua condotta è giudicata pericolosa per l'integrità fisica o morale o per la libertà dell'altro coniuge o convivente o dei suoi prossimi congiunti, su ordine cautelare del Giudice possono essere applicate misure di protezione sociale.

L'assegnazione gratuita di un avvocato ("Patrocinio a spese dello stato per le cause civili" D.P.R. 30 Maggio 2002 N. 115). L'ammissione al gratuito patrocinio ha luogo nei giudizi civili quando lo stato di indigenza dell'interessata/o non consenta di far fronte alle spese legali di un eventuale giudizio; (es: ricorso per separazione consensuale o giudiziale, divorzio congiunto o giudiziale, richiesta di revisione delle condizioni precedentemente stabilite, ecc.).

ART. 570 CODICE PENALE "Violazione degli obblighi di assistenza familiare". Questa norma punisce "chiunque, abbandonando il domicilio domestico o comunque serbando una condotta contraria all'ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà dei genitori o alla qualità di coniuge

ART. 572 CODICE PENALE "Norma contro il maltrattamento in famiglia o verso i fanciulli". Questa norma punisce "chiunque maltratta una persona della famiglia, o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte". Il reato si configura quando vi sia una continuità di condotte (in un lungo periodo molteplici atti di vessazione, umiliazione, aggressione fisica ecc..) che causano sofferenze fisiche e morali ad uno o più componenti della famiglia.

La legge contro la violenza sessuale. Con la legge n. 66 del 15 febbraio 1996 è stata approvata la riforma dei reati in materia di violenza sessuale; la prima significativa innovazione riguarda l'inserimento dei predetti reati tra i delitti contro la persona, ed in particolare contro la sua libertà e non più tra quelli contro la morale pubblica e il buon costume. 
L'art. 609 bis del codice penale definisce la "violenza sessuale" e punisce "chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali",o "chi induce taluno (a fare ciò)o abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto;o traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona".

Violenza sessuale contro i minori. L'art. 609 quater c.p. come modificato dalla legge n. 38 del 2006 definisce la fattispecie degli "atti sessuali con minorenne" e punisce "chiunque senza uso di violenza o minaccia ecc.. compie atti sessuali con persona che, al momento del fatto:non ha compiuto gli anni 14; non ha compiuto gli anni 16, quando il colpevole sia l'ascendente, il genitore anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato, o che abbia, con quest'ultimo, una relazione di convivenza".

Vera Innocenti



martedì 10 aprile 2012

UNA VOCE FUORI DAL CORO (dell'amica Barbara Spada)





A fronte dei milioni di persone nel mondo che in questi giorni commemorano il calvario, la morte e la resurrezione di Cristo.....più o meno sentitamente.....più o meno per mera tradizione...più o meno religiosamente o consumisticamente.....io voglio commemorare il Calvario misconosciuto di milioni di donne ammazzate nel mondo.....la loro silenziosa "Passione"...la loro crocifissione senza gloria e senza storia...la loro morte "comune"....non salvifica, non santifica.....non misterica. 

Voglio commuovermi per le torture che loro hanno subito, per le ferite inferte al loro costato, per le spine intorno al loro capo, per le ingiurie subite dai loro carnefici; voglio rendere onore al loro martirio, alla faticosa salita sul loro Golgota, alla croce che hanno trascinato lungo il corso della loro vita.....quella croce a cui sono state inchiodate dalla Storia e da Dio, dagli uomini e dai governi, dalla cultura e dalle tradizioni, dalle leggi e dalla società. Voglio ricordare le morti che non contano nulla, quelle che cadono nel silenzio e nell'indifferenza, nell'accettazione o nella mera condanna verbale...quelle per cui nessuno si commuove o piange, quelle che non cambiano la Storia, quelle che non annunciano il Regno dei cieli, quelle che non hanno giorni di commemorazione e della memoria.

Voglio onorare la purezza e l'innocenza di milioni di agnelli "non di Dio" scannati nel mondo nei secoli dei secoli, di volta in volta e di luogo in luogo,in nome di qualunque cosa o di qualsiasi pretesto possa consentire l'uccisione di una donna.....leggi morali, politiche, religiose, ideologiche, familiari, patriarcali, sessuali.....leggi maschili...leggi che condannano ogni giorno, che crocifiggono ogni giorno, che uccidono ogni giorno.

 Diversamente dall'Uomo-Dio a cui è consentito risorgere ed assurgere alla Gloria dei Cieli.....le anonime ed umane crocifisse non potranno risorgere.....non c'è Pasqua per loro.....non ci sono cattedrali, nè monumenti, nè commemorazione, nè onori. Solo la Donna, in quanto soggetto storico e politico che racchiude in sè tutte le donne, può lottare per ottenere la resurrezione.....per darsi e dare giustizia a tutte.....per abbandonare il sentiero del Golgota e rifiutarsi di essere sacrificata.....per inchiodare sulla croce delle responsabilità la società e la cultura androcentrica e patriarcale..

Solo la Donna può e deve, ai piedi di quella croce su cui milioni di donne vengono torturate e uccise, raccogliere quel sangue e farne frecce, asce e stendardi per capire, per  lottare.....per rinascere...Questo è il nostro Graal.....questo sangue è la nostra eredità.....è l'urlo che proviene dagli abissi del dolore......dalle gole di quelle che hanno taciuto.....dagli occhi di quelle che hanno chiesto pietà.....dal ventre di quelle che sono state fatte a pezzi  ....  è l'urlo della rabbia  e della vita..che grida giustizia...che chiede memoria....ed invoca riscatto.    (B. Spada)

Un grazie speciale a Barbara per questo suo scritto...
Vera Innocenti