sabato 24 novembre 2012

POTERE E CONTROLLO:




La violenza come strumento maschile di potere controllo e subordinazione del genere femminile 


La violenza è la volontà di soppressione del genere femminile, la volontà di dominio e di subordinazione di un sesso, quello maschile, nei confronti di quello femminile che viene avvertito come diverso, quindi come un qualcosa di negativo. La violenza non è frutto di una patologia o di una devianza, ma è spesso la "normalità" nei rapporti fra uomini e donne nella nostra società. 
Le donne maltrattate, violentate, possono essere di qualsiasi età, religione, cultura, ceto sociale e condizione economica. E in egual modo lo sono gli uomini violenti.


La violenza fisica e sessuale in un rapporto di coppia è sempre accompagnata da quella psicologica. Gli episodi di violenza iniziano poco alla volta senza motivo apparente, sempre più frequentemente evolvendo in episodi sempre più gravi che possono arrivare a mettere a rischio la vita della donna. 


Per le donne la vita di coppia diventa un crescendo di angoscia ed ansia. La continua tensione  alla quale vengono sottoposte dai loro compagni e la conseguente esplosione di rabbia e violenza  per poi tornare ad una "apparente" calma e normalità, porta le donne a sentirsi fortemente destabilizzate, ad auto incolparsi di quanto accade, a perdere la stima di se stesse, 

ad essere confuse, dubbiose che tutto possa cambiare e cosa peggiore la convinzione che sia impossibile sfuggire al potere dell'uomo. Tale comportamento maltrattante è un metodo di tortura usato  per distruggere le vittime, per minare la loro psiche.



L'uomo che fa violenza famiglia la usa per mantenere controllo sulla compagna/moglie e a volte sui figli/e. E' una vera strategia finalizzate a esercitare potere sull'altra persona, con modalità atte a controllare, umiliare, squalificare, impaurire la donna.
                                                                                                    
L' intimidazione
E' il voler impaurire la donna con urla, parolacce, con sguardi minacciosi, rottura di oggetti di sua proprietà o suppellettili dell'abitazione. 
Maltrattare gli animali di casa.
Mostrare armi come coltelli, pistole ecc
Il maltrattamento psicologico
Svalorizzarla, farla sentire indeguata, offenderla
Convincerla che è pazza
Cercare di controllarla psicologicamente
Umiliarla, farla sentire in colpa
La strategia dell'isolamento
Controllarla in tutto, cosa fa, dove va, chi frequenta, cosa dice e con chi parla, cosa indossa, controllare il telefono cellulare o la borsa.
Limitare le uscite.
Giustificando tale comportamento con l'essere geloso per amore di lei.
Minimizzare, negare, colpevolizzare
Deridere ed accusare la donna di esagerare e dirle che la violenza non è avvenuta  minimizzando e/o anche negando. Non prendere sul serio l'abuso e la sofferenza di lei.
Incolparla che è stata lei a provocarlo e che se l'è "cercata"
Usare i figli/e
Farla sentire in colpa come madre.
Usare i bambini/e per parlarle e/o per dirle cose sgradevoli.
Usare i giorni di visita per disturbarla, infastidirla.
Minacciare di portarle via i bambini/e o di fare loro del male.
Usare il maschilismo
Trattarla come una serva comportandosi da padrone
Non coinvolgerla nelle decisioni importanti
Pretendere rapporti sessuali

Maltrattamento economico
Tenere tutto il denaro e costringerla a chiedere i soldi.
Impossessarsi dei i suoi soldi
Impedirle di cercare o mantenere un lavoro

La coercizione e le minacce
Minacciarla mettere in atto cose che potrebbero causarle del male
Minacciare di lasciarla, di suicidarsi, di denunciarla ai servizi sociali
Costringerla a ritirare le denunce fatte. Costringerla a fare cose illegali

Vera  Innocenti