martedì 11 dicembre 2012

"O MIA O DI NESSUN ALTRO".....NON è una frase d'amore! E' una minaccia!



Ma a qualcuno interessa sapere quante sono le donne uccise ogni anno in Italia? Quasi ogni giorno, una donna viene aggredita e uccisa da un uomo. E non un uomo sconosciuto, mai visto, il pazzo, il maniaco, l'orco che spunta all'improvviso! E nemmeno l’extracomunitario nordafricano o dell'est, lo zingaro, il diverso. Niente affatto. La stragrande maggioranza dei femminicidi in Italia avviene per mano di un parente stretto: di solito il marito o il compagno, ma a volte anche il padre, spesso il fidanzato. 


Ancora adesso incredibilmente e vergognosamente si parla di raptus della follia, da crisi di gelosia, di depressione o di disagio per l'abbandono.
Oppure è lo stress o se è estate si da la colpa al caldo, perchè si dice ancor oggi che è il caldo a far uscire di senno un uomo che aggredisce e uccide la partner.

Invece in tutti questi femminicidi c'è la precisa volontà di eliminare un problema. E se il problema è un essere umano di sesso femminile e con spesso anche dei figli, non ha importanza per chi non sa affrontarlo e risolverlo in modo civile, ma vuole invece risolverlo in fretta e in modo drastico per eliminarlo del tutto perchè non sa immaginare una vita diversa da quella che ha sempre vissuto.

Che il fatto sia raccontato al telegiornale o nel talk show di turno, ogni volta si cerca di “capire” il perchè, il come mai un'altra donna è stata uccisa, ma in realtà cosa viene fatto per fermare questo massacro?
Si cerca la causa, la giustificazione...ma le donne che sono vittime di violenza domestica e che pure hanno denunciato il compagno violento vengono lasciate sole!

E poi tutti i femminicidi non sono dovuti al cosiddetto “raptus” che non esiste! Qualsiasi psichiatra o criminologo lo afferma.
Possono esserci dei disturbi di personalità di cui a volte si ignorano o sottovalutano i sintomi, ma nessuno può svegliarsi la mattina e trasformarsi in assassino. Questo è sicuro, altrimenti ognuno di noi può essere un potenziale assassino allora!

Oggi le donne lavorano fuori casa, fanno carriera, hanno figli oltre i quarant'anni, hanno vari interessi. In altri Stati, purtroppo molto poco in Italia, le donne assumono posizioni importanti, di potere politico ma esistono ancora molti uomini che non sopportano l'emancipazione femminile e l’idea di essere lasciati dalla propria compagna, moglie, fidanzata. 

Per questi uomini è intollerabile perchè loro dicono di “amarle” così tanto da non poter vivere senza di “lei” Ma questo è possesso! Del bisogno malato di poter avere l’altra a disposizione come un qualsiasi oggetto. E dell’incapacità di questi uomini di accettare l’idea che una donna non è una cosa che gli appartiene, ma una persona un essere umano che quando decide di chiudere la storia, la sua decisione va rispettata nella maniera più assoluta. Senza minacciarla, picchiarla, o perseguitarla o come spesso accade ucciderla per distruggerla del tutto e per sempre.

 “O solo mia o di nessun altro” non è una frase d'amore! E' una minaccia!
Il desiderio di possesso non è amore è solo egoismo, mancanza di autostima, profonda insicurezza di tanti uomini che, frustrati scaricano tutta la loro rabbia repressa sulla donna indifesa. La compagna diventa valvola di sfogo, capro espiatorio “perfetto” su cui riversare delusioni, rabbia, paure.

Servono leggi e forze dell'ordine per contrastare la violenza maschile sulle donne e la cultura...Ma quante donne dovranno essere uccise prima di ottenere questo?

La giustizia è inesistente nel nostro paese perchè spesso questi assassini, se condannati, dopo pochi anni sono liberi e magari la donna prima di essere uccisa aveva già denunciato il compagno violento, ma nulla come spesso, troppo spesso accade, viene fatto per salvarla. Ma quell'uomo doveva essere fermato e la donna messa in protezione....


Non sempre le denunce  aiutano le donne maltrattate ad uscire dall'incubo, anche perché quasi mai l'uomo violento violento, dopo essere stato denunciato, viene allontanato dalla vittima o fermato e sottoposto a perizia psichiatrica o psicologica per valutarne il grado di pericolosità e relative misure da adottare per evitare altre aggressioni. Nel nostro paese non esiste una politica legislativa seria per prevenire e fare fronte a questa vergogna nazionale.


Ci dovrebbero essere dei corsi di specializzazione in materia per forze dell'ordine, giudici, avvocati e il potenziamento dei servizi sociali e dei centri antiviolenza e soprattutto condanne severe senza sconti di pena contro gli uomini violenti. Non si può più tollerare e giustificare.

Ricordatelo voi e ricordatelo alle altre donne: “O solo mia o di nessun altro”.....non è una frase d'amore! E' una minaccia!

 Ma... a qualcuno interessa veramente sapere quante donne vengono uccise in Italia?! O no??

Vera Innocenti