martedì 19 giugno 2012

E IL MIO EX, INIZIO' AD ACCUSARMI DI PAS.


Il mio ex marito è un uomo violento. Mi ha picchiata la prima volta, quando ero incinta del primo figlio e ha continuato a farmi violenza per anni, anche dopo la nascita del secondo bambino.

Dopo anni di aggressioni verbali e fisiche, umiliazioni mi sono rivolta ad un legale e chiesi la separazione e fu l'apoteosi della violenza e quindi lo denunciai. Fu allontanato dalla casa familiare con un procedimento del tribunale, ma ha continuato con le violenze. Mi ha molestata, perseguitata, terrorizzata in ogni modo incurante di coinvolgere i bambini nel suo massacro.

Pur nel terrore, iniziai a prendere consapevolezza del problema e mi resi conto purtroppo che non ero sola a vivere questa tragedia tra le mura domestiche, ma tante e tante altre donne erano vittime dei loro compagni/mariti!! 

Iniziai ad informarmi sul problema e scoprii un fenomeno, quello della violenza maschile sulle donne così tanto diffuso ma anche così tanto sottovalutato. 

Con la conoscenza e l'informazione e di conseguenza la presa di coscienza, cominciai a capire e a reagire spiegando meglio tutto quello che avevo subito insieme ai miei figli in tutti gli anni di matrimonio. Raccontando all'avvocata, alle forze dell'ordine quando intervenivano, ai servizi sociali, come fosse un volermi liberare da tutto il dolore e la paura che ho dovuto tenere dentro di me per trovare la forza per ribellarmi ed andare avanti.

Ma lui,il mio ex marito, come sempre ha fatto in vita sua continuava a falsare ogni mia parola, inventando menzogne per screditarmi, manipolando tutto e tutti.


E pensare che quando l'ho conosciuto, ero appena un'adolescente e lui di qualche anno più grande mi sembrava così "uomo", così saggio e premuroso. Poi dopo qualche tempo la gelosia....tremenda gelosia...ma nella mia mente di adolescente immatura e male informata/educata da una cultura antiquata, vedevo questo suo attaccamento morboso e le sue reazioni impulsive, come "Amore"...................  Arrivai con molti dubbi e molta confusione al matrimonio ma ero convinta che lui mi amasse. 
Ma ahimè, non era così!

Per non parlare del rapporto coi figli... inesistente! Io dovevo occuparmi di tutto: figli, la gestione totale della casa, spese, pulizie, ecc. Essere la brava madre/moglie/amante ecc ecc.
Improvvisamente però, dopo vari tentativi per farmi desistere dal chiedere la separazione (minacce, botte, persecuzioni varie) gli "venne in mente" che era padre di due figli. Ed ecco che iniziò la sua vendetta, usando i bambini.

Iniziarono i processi a suo carico sia lui che il suo degno avvocato maschilista e misogino vomitavano volgarità e menzogne infamanti su di me, accusandomi di fare "false denunce" di violenza per "liberarmi" del marito, di "provocarmi da sola" i lividi per incolparlo di picchiarmi. 
Vorrei che qualcuno mi spiegasse come potevo farmi da sola e in più episodi, degli enormi lividi su tutto il corpo, la bocca rotta, un occhio pesto, lo strappo di un lobo dell'orecchio, la frattura di alcune costole e altro ancora......

Arrivò persino a denunciarmi di fare io violenza a lui! Inoltre mi perseguitava in ogni modo piombando a casa a tutte le ore, di giorno e di notte, sfondando le porte suonando il campanello all'infinito e così tutti i telefoni di casa e cellulari per distruggerci per devastare la mente a me e ai bambini.
Per non parlare degli inseguimenti in auto con tentativi pure di speronamento e non importava che avessi i figli a bordo.

E pensare che nei progetti di ragazzina sognavo una famiglia serena, figli che accudivo con amore insieme al mio uomo che sarebbe stato per loro un esempio..........Ma quale esempio ha dato questo uomo violento e brutale?? Volevo insegnare ai miei figli innanzi tutto il rispetto per se stessi e per gli altri, l'aiuto per i più deboli e la lotta contro la violenza e i soprusi... Volevo insegnare la pace e l'amore per la vita!! 

Ma ero un'illusa. Cosa hanno imparato invece i miei figli? Nulla di tutto quello che speravo per loro, solo tanta paura, angoscia, dolore, sofferenza, rabbia e odio per un uomo che essendo il loro padre doveva dare loro ben altro che farli assistere e anche far subire pure a loro tanta violenza.

Il giudice quindi vietò al mio ex di avvicinarsi a casa, ma per assurdo gli permise di vedere i figli, ma i bambini terrorizzati non volevano andare con lui e le poche volte che si convincevano ad andare col padre, tornavano a casa ogni volta devastati mentalmente da tutte le cattiverie, le volgarità, le minacce di morte a me e a loro stessi dando ovviamente la colpa di tutto a me, che avevo voluto "distruggere" la famiglia chiedendo la separazione.

Ecco allora che il brav'uomo del mio ex marito iniziò ad accusarmi di Pas !!
Lui bravissimo manipolatore raccontava a tutti di essere una vittima di quella moglie malefica e fedifraga, che voleva solo appropriarsi dei suoi beni (come per esempio la casa acquistata anni prima con i soldi di entrambi!) 

Ma la cosa più incredibile è che a credergli era l'assistente sociale e la neuropsichiatra infantile che seguivano il mio caso.
Era tremendo, potevo dire in qualsiasi modo il dramma che stavamo vivendo, portando loro le denunce fatte, i certificati medici, le testimonianze di vicini di casa, ma nulla. Venivo accusata di "allontanare" i figli dal loro padre!! Nemmeno i racconti fatti dai ragazzini servivano, accusavano sempre me di manipolarli e di fare loro del male!! 
Assurdo e angosciante, come sbattere continuamente addosso ad un muro di gomma!

Ed intanto "lui" continuava con la sua violenza, anzi si sentiva autorizzato, dato che i servizi che dovevano tutelare me e i figli, non esistevano anzi....mi erano contro!!

Il mio ex "esternamente" sembrava la persona più mite e tranquilla, recitava benissimo la parte del povero uomo bistrattato e quindi non si poteva pensarlo capace di tutto ciò che io raccontavo. E io esasperata e terrorizzata da tutto questo massacro a volte potevo per disperazione e/o per rabbia alzare la voce, parlare in fretta e quindi sembrare "un aggressiva" come fui descritta dall'assistente sociale in una sua relazione. Credevo di impazzire!!!

Io ero l'aggressiva e lui il povero padre, che invece usava i figli per vendicarsi su di me, che li ha devastati psicologicamente condizionandone la crescita, creando in loro paure ed insicurezze, insonnia, problemi di concentrazione e di conseguenza problemi con la scuola.

Non conoscevo la PAS (Parental Alienation Syndrome) mai sentita nominare, eppure venivo incolpata di questa cosa! E l'assistente sociale mi accusava di chiamare apposta ogni volta la polizia per non far stare i bambini col padre....ma se ogni volta che lui arrivava picchiava me e pure i bambini se tentavano di difendermi??!! Un vero incubo!

Allora ho cercato notizie in internet e mi si è aperto un mondo sconosciuto e paurosamente vasto su questa Sindrome di Alienazione Parentale.  Oltretutto ho scoperto che questa cosiddetta sindrome è falsa, non esiste, non è una diagnosi e non è menzionata nel Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali è solo una finta malattia inventata dallo psichiatra americano R.Gardner e che anzi dichiarava che "non c'era nulla di male nella pedofilia incestuosa o meno"!!
Orrore!!! Come?? Ho letto bene??!!! Questa assurda sindrome inventata per coprire i padri abusanti viene usata contro le madri??

E no mi sono detta! Devo lottare con tutte le mie forze e lotterò per far conoscere a tutti il pericolo che le donne e i loro bambini stanno correndo. Le donne e i bambini devono essere protetti e tutelati da queste malvagità.  Le donne e i loro figli non devono essere ancora una volta vittime di questa voglia di dominare e di sottomettere, anche con la violenza in ogni sua forma, di questi padri padroni e predoni.

Lotterò sempre per i miei figli, per dare loro un pò di serenità, per ridare loro fiducia nella vita e nelle persone, anche se le "ferite" profonde che hanno nell'anima difficilmente si rimargineranno e nessuno potrà mai ridare loro gli anni di vita rubati dalla violenza di colui che doveva amarli, proteggerli ed essere da esempio... il loro padre.


Vera Innocenti
(Esperienza vissuta)