domenica 16 gennaio 2011

PAURA, ANGOSCIA, STATO D'ALLERTA CONTINUO...VITTIMA DI STALKING


No...non posso più vivere così! Dovrei uscire e sono qui da più di venti minuti che controllo dalla finestra, poi socchiudo la porta e guardo e poi ancora alla finestra...Squilla il telefono..sobbalzo..no ti prego Dio fa che non sia quel maledetto che mi sta rovinando la vita!

Devo andare a prendere i bambini a scuola, santo cielo è tardissimo! Poveri figli miei, mi fa male vederli soffrire e mi sento totalmente impotente! Da quando ho chiesto la separazione dall'uomo che per dieci anni è stato mio marito, la vita mia e quella dei miei figli è diventata un incubo!

Ho provato in tutti i modi, ma ho dovuto chiedere la separazione, non potevo subire violenza (fisica e psicologica) continuamente. Speravo, con la nascita dei bambini, che lui si calmasse, che cambiasse...macchè! Anzi, ancora peggio!!

Ogni pretesto era buono per umiliarmi, per farmi del male, per picchiarmi.

Ho passato anni credendo che la colpa fosse mia, che in fondo ero io a "scatenarlo".

Ma quando ha picchiato selvaggiamente anche mio figlio, ho detto basta! E sono andata da un avvocato per chiedere consiglio.

Non avevo detto niente a lui che sarei andata da un avvocato, ma lui ha capito subito. Mi guardava con insistenza, mi scrutava, osservava ogni mio movimento.

Finchè arrivò la lettera dell'avvocato che ci convocava entrambi. E fu l'inizio dell'incubo.

Chiesi aiuto ad un'amica che mi offrì di andare ad abitare in un appartamentino di sua proprietà, appena fuori città.

"Bene" Dissi a me stessa, "Devo ricominciare una nuova vita". Così credevo, o almeno speravo.

Era un pò faticoso, ma mi sentivo forte perchè finalmente avevo ripreso in mano la mia vita. Dovevo fare un ventina di chilometri per accompagnare i bambini a scuola.

Il mio ex marito intanto mi chiamava continuamente al cellulare, mi tempestava di insulti, minacce.

Poi un giorno, probabilmente mi aveva seguita, aprendo la porta di casa per uscire me lo ritrovai davanti...e fu il terrore.

Il respiro mi si bloccò, sentivo le tempie pulsare, il cuore che usciva dal petto da quanto forte batteva.

Lui era lì con un sorriso beffardo e sibilò: "Tu lo sai che ti ammazzo!!".

Chiusi la porta in fretta, rimasi con la testa appoggiata alla porta per non so quanto tempo, quasi senza respirare per sentire se lui era ancora lì.

Un tuffo al cuore..."Caspita devo andare a prendere i bimbi". Presi il cellulare per chiamare la scuola e questo cominciò a squillare. Era lui! "No..no..basta maledetto!!"

Gli risposi urlando di lasciarmi in pace, di smetterla che lo avrei denunciato... Eh già, denunciato!
Come si fa a denunciare? Ci vogliono prove, testimoni, l'angoscia nel tentare di spiegare e l'impotenza nel vedere che chi è vittima non è protetta.

In Italia viene protetto il più forte, il delinquente, non la vittima!!

Come si fa a spiegare il terrore senza fine, in cui ti fa vivere lo stalker? Come si fa a descrivere l'eterna ansia, la paura costante per te e per i tuoi figli, che respirano l'aria di minaccia continua, che ti vedono in preda al panico anche se tu tenti di nascondere, con un finto sorriso per tranquillizzarli.

A volte mi sono sentita presa in giro persino dalle forze dell'ordine! Ti dicono: "Stia tranquilla, vedrà che non le fa niente" Oppure "Signora, cosa possiamo fare? Non possiamo venire lì ed arrestarlo! E con quale accusa poi?", "Chieda al suo avvocato".

Intanto il tempo passa e la tua vita diventa un inferno! Spesso sento la paura di morire, anzi sono già morta dentro! Perchè lo stalker vuole distruggerti. Con il suo terrorismo continuo ti uccide.

La mente impazzisce, tutti i sensi si amplificano come nell'animale braccato che scruta, ascolta e attende da un momento all'altro l'attacco del predatore.

Ho paura, per me e per i miei figli. Non so quando finirà tutto ciò, anzi, se finirà.

E' tremendo vivere così! La giustizia dovrebbe fare qualcosa...o sarò io LA PROSSIMA VITTIMA DELL'EX............

N.b.: esperienza vissuta

di Vera Innocenti