lunedì 22 novembre 2010
...E VISSERO FELICI E CONTENTI...
Mi diceva che era innamorato, che ci saremmo sposati e che avremmo avuto una casa bellissima con dei bambini.
Lui mi piaceva molto.
L'avevo conosciuto tramite amici comuni qualche anno prima. Un ragazzo un pò introverso, un pò trattenuto negli atteggiamenti, ma molto gentile e amichevole con tutti.
Spesso sognavo di trovare un ragazzo che mi amasse e desiderasse vivere con me, così da rendermi finalmente indipendente dai miei, con i quali il rapporto genitori/figlia non era dei migliori. Ed ecco arrivare lui...e fu subito amore!
A volte lui però era strano, cambiava d'umore all'improvviso.
Se ricevevo delle telefonate al mio cellulare voleva sapere con insistenza chi fosse. Mi prendeva il telefono e mi leggeva i messaggi. Questo mi dava un pò fastidio, ma pensavo che il suo fosse amore. Quel pizzico di gelosia che ti fa sentire desiderata e veramente "sua".
Dopo un paio d'anni entrai un pò in crisi. Il suo controllo continuo, le sue scenate di gelosia, mi avevano esasperata!
Spesso ero tentata di lasciarlo.
Ma poi lui con dolcezza mi diceva che mi amava e che non poteva stare senza di me e che io dovevo capire quanto lui ci tenesse a me. Così dopo qualche tempo decidemmo di sposarci. Tutto come in una favola!
Lui, cominciò a picchiarmi da subito. Ero diventata una cosa sua.
Ero sola, senza più amici e amiche, perchè lui me li aveva fatti perdere tutti.
Quando tornava a casa dal lavoro ogni pretesto era buono per picchiarmi. La scusa poteva essere il cibo che gli preparavo e che non andava bene per lui, poteva essere perchè tornavo tardi dalla spesa, perchè avevo speso più soldi del previsto o perchè i bambini non avevano fatto tutti i compiti di scuola.
Mi picchiava per ogni cosa che facevo o dicevo. Volevo andarmene, ma dove? Con la mia famiglia non avevo buoni rapporti, figuriamoci se mi avrebbero riaccettata a casa loro.
Poi avevo i bambini. Poveri figli miei, assistevano terrorizzati alle violenze.
Lui continuava a picchiarmi, come se fossi io la causa di tutti i mali. E non bastavano le botte, c'erano le umiliazioni, le offese.
A volte mi trascinava per i capelli e mi costringeva ad avere rapporti sessuali.
A volte le botte erano così forti da costringerlo ad accompagnarmi in ospedale per farmi medicare. Ai medici io mentivo. Dicevo che ero caduta per le scale, che avevo inciampato, o che avevo battuto contro un mobile.
Non l'ho mai denunciato, per paura, per vergogna e perchè era il padre dei miei figli.
Negli ultimi tempi aveva cominciato pure a bere. E quando tornava ubriaco, non c'era nulla che potesse salvarmi dalla sua furia!
Una volta mi costrinse ad avere un rapporto sessuale con lui sotto la minaccia di un coltello! Fare l'amore con un coltello puntato alla gola.
Un giorno decisi di dire basta a tutto questo. Lo minacciai che se non la smetteva lo avrei denunciato. Ma lui non smise.
Mi rivolsi ad un prete che cercò di parlargli. Ma lui non capiva e mi incolpava di tutto, negando le sue violenze, raccontando menzogne per giustificarsi, dicendo che ero una poco di buono, che avevo altri uomini! Fu tutto inutile.
Lui diventò sempre più violento.
Un giorno lui se ne andò via da casa, senza spiegazioni, chiese la separazione senza neppure informarmi.
Ora siamo divorziati. Non l'ho più visto ne sentito.
Ovviamente non mi dà un soldo per gli alimenti dei figli come stabilito dal tribunale.
Ho grandissime difficoltà economiche, sono sola con i miei figli, ma almeno non vivo più nel terrore. Ma ho un grande vuoto dentro di me.
LUI MI HA UCCISA LASCIANDOMI VIVA!!
Quante storie come la mia? Quante ragazze, donne, che sognavano una vita con il loro compagno. Sposarsi avere dei figli, una casa e amore, tanto amore e invece la splendida favola si è trasformata in orrore!
Quanti sogni sono stati spezzati da uomini violenti con le loro compagne?
Quanti di questi uomini che, prima del matrimonio o della convivenza, "sembravano" uomini amabili, disponibili ed invece poi si sono trasformati, da principe ad orco?!
Vera Innocenti
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